Attualmente i vini della Valtellina si raggruppano principalmente nelle seguenti categorie:
 
1) Sforzato di Valtellina D.O.C.G.
2) Valtellina Superiore D.O.C.G. (con le relative sottozone: Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella)
3) Rosso di Valtellina D.O.C.
4) Terrazze Retiche di Sondrio I.G.T. (suddivisa fra I.G.T. Bianchi e I.G.T. Rossi)

La D.O.C.G.e D.O.C. corrisponde alla DOP comunitaria, mentre IGT corrisponde alla IGP

800 ettari vitati nella zona DOP ( ex Doc e Docg) che parte da Ardenno per arrivare a Tirano ( 46 Km.)  ad un’altitudine che varia dai 250 agli 800 metri tutti in sponda destra dell’Adda fatta eccezione per i due conoidi di Stazzona (nel Comune di Villa di Tirano) e di Albosaggia.

 

 1) Sforzato di Valtellina D.O.C.G.

Lo Sforzato o Sfursat di Valtellina è il primo passito rosso secco italiano che vanta la "garantita", ossia la DOCG, ottenuta nel 2003 dopo un laborioso iter che ha visto impegnati i produttori.
La tecnica produttiva di questo vino è antica, con tracce certe risalenti al 1500.
L’uva 100% Nebbiolo subisce una “forzatura” (da qui il nome), cioè un appassimento dei grappoli più sani e maturi selezionati prima della vendemmia all’interno della zona di Denominazione d’Origine valtellinese, manualmente distesi su graticci o in ceste badando di non rovinare la buccia degli acini, posti in locali ben areati ed asciutti (denominati fruttai) con notevoli escursioni termiche, dove subiscono una concentrazione degli zuccheri del tutto naturale, dimezzando di fatto la resa dell’uva fresca in vino. In questo periodo di circa 3 mesi avviene il fenomeno dell'appassimento, l'uva perde intorno al 40% del proprio peso, diminuendo il contenuto in acqua ed aumentando il tenore degli zuccheri, producendo inoltre nuove sostanze aromatiche che caratterizzano poi il vino.
Le uve per disciplinare possono essere sottoposte a pigiatura dopo il 10 dicembre dell'anno della vendemmia, ma generalmente si procede con la pigiatura a gennaio, febbraio, cui seguono una lenta fermentazione grazie alla forza dei lieviti indigeni, e almeno 25 mesi di maturazione e affinamento prima in legno e poi in bottiglia. Una cassetta di 2 Kg. d'uva fresca sono trasformati in 1,2 Kg. d'uva appassita, dalla quale si ottiene una bottiglia di vino.
Il vino presenta colore rosso granato scuro con sentori di frutti maturi oltre che speziati ed evoluti. Il sapore è di grande morbidezza e carattere, dalle spiccate note di confettura.
La gradazione di almeno 14 gradi lo rende un eccellente vino da meditazione, scaldato dalla mano in un ampio bicchiere, ottimo anche accompagnato ad un formaggio stagionato dai sapori intensi come il Bitto di Valtellina o ad una pietanza di intensi e ricchi sapori.

2) Valtellina Superiore D.O.C.G.


Fa riferimento ad un’area estesa da Berbenno a Tirano con una produzione massima di 8 tonnellate/ettaro. L’affinamento minimo è di 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di rovere. Il grado alcolico minimo al consumo è del 12%. Da disciplinare: percentuale degli uvaggi: 90% Nebbiolo, 10% altri vitigni raccomandati ed autorizzati, non aromatici. Resa da uva fresca a vino finito 70%.
 
Il Valtellina Superiore D.O.C.G. può avere anche le denominazioni di sottozone quali:
 
Maroggia
La località Maroggia rientra nel territorio del Comune di Berbenno in Valtellina e precede la zona del Sassella. Il vino prodotto con le uve del pendio soleggiato è di colore rosso rubino con riflessi granati. Il sapore è armonico, asciutto e vellutato. Prodotto in quantità limitata (circa 25 gli ettari a vigneto), il Maroggia è legato alla figura di Benigno De’ Medici che nella metà del Quattrocento si fermò appunto a Maroggia dove trovò ospitalità e ristoro apprezzando in particolare il vino locale definendolo “firmum et dulce”, ossia corposo ed amabile.
 
Sassella
Ottenuto per vinificazione di almeno il 90% di uve Nebbiolo e, massimo, il 10% di altri vitigni autoctoni quali la Rossola e la Pignola è prodotto con uve della zona (vitata di circa 130 ettari) fra il Comune di Castione e il territorio ad ovest del fiume Mallero di Sondrio; un’area impervia e soleggiata, che comprende la rupe del santuario mariano della Sassella.
Il vino è color rosso rubino tendente al granata con profumo intenso che si esalta con l’invecchiamento. Armonico e secco al gusto, leggermente tannico, viene affinato per almeno 24 mesi e con gradazione alcolica minima del 12%. Raggiunge un’ottima maturità dopo un invecchiamento di quattro, cinque anni e se mantenuto in buone condizioni di cantina si può conservare in bottiglia per lungo tempo.
 
Grumello
Viene prodotto nel versante a nord-est di Sondrio (con un’estensione vitata di 78 ettari) e prende il nome dal castello che domina la vallata (fortezza del XIII secolo). Colore rosso rubino tendente al granata, caratteristiche olfattive: profumo sottile ed intenso (la brugnola conferisce una sfumatura che ricorda la mandorla); al palato: asciutto e vellutato. Il Grumello, ricco di fragranze, è più sapido se ottenuto dalle uve della ben delimitata area detta dei “Dossi Salati”.
 
Inferno
La sottozona, con un nome tanto singolare quanto affascinante, fa riferimento a piccoli terrazzamenti vitati, situati fra Poggiridenti e Tresivio, in anfratti rocciosi e non facili da raggiungere, porzioni di versante dove in estate le temperature sono particolarmente elevate. L’Inferno è la più piccola delle sottodenominazioni dopo la Maroggia, si colloca ad est del Grumello ed ha un’estensione vitata di circa 55 ettari. Le uve della zona dell’Inferno danno un vino di carattere, adatto al lungo invecchiamento, di un color rosso rubino tendente al granata. Con l’affinamento acquisisce particolari fragranze e si ammorbidisce. Il suo sapore è asciutto, armonico, leggermente tannico.
E’ ritenuto il più austero fra i Valtellina Superiore.
 
Valgella
E’ la più vasta fra le sottozone del “Superiore” (con un’estensione vitata di circa 150 ettari in zona Teglio). In passato questo rosso veniva in gran parte destinato all’esportazione nella vicina Svizzera. Il suo nome deriva dal latino Vallicula, ossia vallicella. Inizialmente si differenzia dalle altre sottodenominazioni, pur mostrando un carattere ben deciso, per una certa morbidezza che comunque ne assicura un’identica tenuta per l’invecchiamento. Delicato all’olfatto, ha un sapore secco, armonico e rotondo. Fresche sensazioni floreali lo rendono apprezzabile anche giovane.

 

Inserire Cartina delle sottozone

 

 

3) Rosso di Valtellina D.O.C.

Rosso di Valtellina DOC é la denominazione che identifica la produzione DOC del medio versante retico valtellinese.
Degli 800 ettari di Nebbiolo della zona, quelli destinati alla produzione del Rosso di Valtellina Doc sono circa 200.
Viene prodotto nelle zone con i terreni più profondi e in località situate ad altitudini  fino ai 700 m sul livello del mare.

La base del vino è costituita per almeno il 90 % da uve Nebbiolo e per il 10% da vitigni autoctoni, quali Rossola e Pignola.

Il Rosso di Valtellina Doc è un vino a tutto pasto. Il suo colore rosso rubino è brillante, e invecchiando assume riflessi granata. Il profumo è intenso, fine e persistente, con note fruttate di marasca e ciliegia, toni speziati che ricordano la viola. Il sapore è asciutto, abbastanza morbido e fresco, con retrogusto leggermente tannico.

Se lo si vuole consumare nell'anno successivo alla vendemmia sarà di medio corpo, mentre se lasciato invecchiare, per 2 o al massimo 6 anni, avrà gusto più strutturato e di carattere.

Per degustare al meglio questi vini, si consiglia di servirli in calici per vini rossi di medio corpo, a una temperatura di 16°-18°C.
 
 
4) Terrazze Retiche di Sondrio I.G.T.

I vini Terrazze Retiche di Sondrio IGT (Indicazione Geografica Territoriale) sono bianchi, rossi o rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più dei seguenti vitigni:
Nebbiolo (chiamato localmente Chiavennasca), PignolaRossola, Merlot, Fortana, Pinot Bianco, Pinot Nero, Riesling Renano, Barbera, Chardonnay, Sauvignon Blanc.
L’indicazione IGT con la specificazione di uno dei seguenti vitigni: Nebbiolo (o Chiavennasca), Pignola, Rossola, Pinot Nero è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno l’85% dai corrispondenti vitigni.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Sondrio, fino ad un massimo del 15%.
La zona di produzione comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di Sondrio, Albosaggia, Faedo, Ardenno, Berbenno di Valtellina, Buglio in Monte, Castione Andevenno, Cercino, Cino, Dazio, Dubino, Mantello, Mello, Morbegno, Postalesio, Traona, Montagna in Valtellina, Piateda, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Tresivio, Bianzone, Chiuro, Sernio, Sondalo, Teglio, Tirano, Villa di Tirano, tutti ovviamente in provincia di Sondrio.

Standard di prodotto – gradazione alcolica:
Terrazze Retiche di Sondrio I.G.T. Bianco 10,50% Vol.
Terrazze Retiche di Sondrio I.G.T. Rosso 10,50% Vol.
Terrazze Retiche di Sondrio I.G.T. Rosato 10,50% Vol.
Terrazze Retiche di Sondrio I.G.T. Novello 11% Vol.

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